Gli effetti collaterali si manifestano in quanto la radioterapia agisce nella zona trattata sulle cellule normali e sane, così come sulle cellule tumorali.

Nonostante le cellule normali abbiano maggiori capacità di recuperare il danno subito dalle radiazioni rispetto alle cellule tumorali, possono comunque essere sede di complicazioni legate alla radioterapia.

La maggior parte degli effetti collaterali sono temporanei, ma alcuni possono essere permanenti.

Il medico radio-oncologo verificherà settimanalmente, durante il trattamento con una visita, la tolleranza alla radioterapia, ma se la paziente ha dei disturbi lo riferirà al tecnico o contatterà l’infermiera di radioterapia.
Un appuntamento può essere organizzato con il radio-oncologo e/o l’infermiera in qualsiasi momento la paziente lo desideri.

Di seguito un elenco dei possibili effetti collaterali.

Effetti collaterali che possono manifestarsi durante la radioterapia (acuti)

Si manifestano durante la radioterapia e sino a 3-6 mesi dalla conclusione della stessa.

  • Stanchezza: il dispendio di energia da parte del corpo nel corso del trattamento potrà far sì che la paziente si senta più stanca del solito.
    Questo potrebbe influenzare ciò che ognuna si sente in grado di fare. Il viaggio all’ospedale potrebbe essere stancante di per sé.
    Molte persone riescono a gestire i loro compiti quotidiani come al solito, e alcune persone continuano a lavorare a tempo pieno.
    Altri hanno bisogno di più tempo per riposare, quindi è importante prendersi del tempo secondo i propri bisogni del momento.
  • Reazione cutanea: può svilupparsi una reazione cutanea nella zona di trattamento durante o dopo la radioterapia, tra cui rossore, irritazione, e/o prurito della pelle. Questo accade solitamente 10-14 giorni dopo avere iniziato il trattamento.
    La pelle può desquamarsi con cute secca o umida, anche dolente. Si possono avere fitte o dolori nella zona del seno. Questi sono generalmente di lieve entità, ma possono persistere per qualche tempo dopo la fine del trattamento.
  • Gonfiore del seno: durante la radioterapia la paziente potrebbe notare che il seno sia più gonfio. Questo si risolve solitamente entro poche settimane dopo il trattamento. Se la radioterapia viene somministrata dopo chirurgia conservativa, il seno sul lato trattato potrebbe essere più duro, più piccolo e di aspetto leggermente diverso da prima.
  • Mal di gola: in caso di radioterapia della zona intorno alla clavicola si può sviluppare un mal di gola o fastidio alla deglutizione, durante o dopo la fine del trattamento. In questo caso se ne deve parlare con il medico radio-oncologo  o con  l’infermiera.
    Potrebbe essere utile prendere qualche farmaco anti-dolorifico, specialmente prima di mangiare, fino a quando il disagio scomparirà.
Effetti collaterali a lungo termine  (tardivi o cronici)

Si manifestano dopo almeno 3-6 mesi dalla fine del trattamento

  • Indurimento della sede irradiata: la radioterapia del seno e/o dell’ascella e/o della zona della clavicola può causare un indurimento del tessuto irradiato. Questo è conosciuto come fibrosi ed è causato da un accumulo di tessuto cicatriziale.
    Se la radioterapia provoca fibrosi severa, il seno può diventare notevolmente più piccolo, così come più duro.
    Si possono vedere in superficie i piccoli vasi sanguigni sotto la pelle. Questo è noto come teleangectasia.
  • Braccio gonfio: il linfedema può verificarsi se il sistema linfatico è danneggiato in seguito alla radioterapia dei linfonodi sotto l’ascella.
    Questo può significare che il braccio diventi gonfio e pesante. Se questo accade, è importante parlarne al medico appena possibile per consigli sulla  sua gestione (linfodrenaggio).
  • Polmonite da raggi: la parte del polmone situata dietro l’area irradiata può subire un’infiammazione, causando una tosse secca o mancanza di respiro. Si tratta della cosiddetta polmonite da raggi ed in genere guarisce spontaneamente, o con un breve trattamento a base di cortisonici.
  • Danni cardiaci: se la radioterapia viene somministrata sul lato sinistro la zona di trattamento potrebbe coinvolgere l’area del cuore.
    Se questo è il caso, il suo radio-oncologo presterà particolare  attenzione a minimizzare gli eventuali danni al cuore.
 Effetti collaterali rari e a lungo termine (tardivi o cronici)
  • Fratture: le ossa situate nella zona irradiata potrebbero essere indebolite.  Raramente ciò potrebbe evolvere in fratture di costole e clavicola.
  • Danni nervosi: i nervi del braccio potrebbero essere danneggiati dalla radioterapia. Ció potrebbe causare formicolio, intorpidimento, dolore, debolezza e raramente perdita di movimento.

Anche se gli effetti a lungo termine possono svilupparsi mesi o anni dopo la fine della radioterapia, è estremamente importante che vengano messi in atto tutti gli accorgimenti tecnici e di accuratezza della pianificazione per evitarli.
Grazie a tutto ciò oggi molti degli effetti collaterali del passato sono ormai diventati rari e i benefici della radioterapia superano nettamente i rischi.

È importante che la paziente possa discutere di tutto ciò con il suo medico radio-oncologo e sia adeguatamente informata.

Testo redatto da  Antonella Richetti, radio-oncologo – ultima revisione – febbraio 2017