Consiste nell’asportazione di tutti i linfonodi ascellari di I° (sono una quindicina), II° (sono tre o quattro) e III° livello (sono due o tre). Negli interventi conservativi, la dissezione ascellare viene di solito praticata con lo stesso taglio utilizzato per rimuovere il tumore quando questo è situato al quadrante supero-esterno (QSE) della mammella.
In caso contrario si ricorre ad una incisione separata.
La dissezione ascellare è indicata:
- in pazienti con linfonodi ascellari in cui siano state già identificate cellule tumorali;
- se il linfonodo sentinella contiene aggregati di cellule tumorali di dimensioni superiori ai 2 mm (detti macro-metastasi). In questo caso vi è la possibilità che anche gli altri linfonodi contengano cellule tumorali.
- In alcuni casi in cui le altre caratteristiche del tumore sono molto favorevoli è possibile evitare la dissezione ascellare.
Il chirurgo di riferimento deve in questo caso spiegare quali sono i rischi e i benefici.
Testo redatto da Mariangela Galfetti, ginecologo chirurgo
Ultima revisione – febbraio 2017