“Ho pensato al peggio e ho subito chiamato il mio medico, ma durante il colloquio ho minimizzato. Speravo di venire così rassicurata. In quei giorni passavo dalla paura alla spensieratezza, ma non riuscivo a non pensarci”.

Si tratta del primo scalino dello shock legato alla minaccia fisica. A volte è difficile esprimere il dubbio e la preoccupazione anche con il partner.
L‘ambivalenza emotiva fa il suo esordio e si passa rapidamente dalla preoccupazione alla sdrammatizzazione, dalla paura alla negazione.

Diventa fondamentale accogliere subito la richiesta di una visita medica, sia essa dal medico di famiglia o dal ginecologo, senza banalizzare il sintomo, come un dolore o un fastidio di nuova apparizione. Frasi tipo “il cancro non crea dolore” non rassicurano.

“Una sera, mentre mi svestivo, scoprii nel mio seno sinistro un piccolissimo “nodulo”, che fermò le mie dita all’istante e mi incuriosì non poco. Era una novità. Feci fatica a prendere sonno”.
Lia Cappello Grimaldi, Il seno impazzito, Armando Editore, 2008

Testo redatto da Gabriella Bianchi Micheli, Psicoterapeuta e Psiconcologa FSP

Ultima revisione – maggio 2015