La radioterapia delle sedi di metastasi serve per controllare i sintomi e le possibili complicazioni dovuti alla loro presenza.
Di seguito vengono riportati, a seconda degli organi e sedi più frequentemente coinvolti, i possibili benefici della radioterapia.
Metastasi ossee
Le sedi maggiormente coinvolte sono scheletriche (cranio, colonna, coste, bacino). Le localizzazioni ossee sono responsabili di dolori (sintomo più frequente), fratture patologiche, sintomi neurologici da compressione, ad esempio con una diminuzione di forza negli arti.
La radioterapia ha un ruolo ben definito nel controllo del dolore, nell’indurre la ricalcificazione delle ossa e nella prevenzione delle complicanze legate alla malattia oseea (fratture). Inoltre in caso di compressione midollare (dove riveste carattere di urgenza, entro le 24 ore dall’inizio dei sintomi) e dopo chirurgia per stabilizzazione: in tali casi il trattamento deve essere effettuato in tempi precoci, appena possibile dopo la chirurgia.
Lo sviluppo tecnologico delle apparecchiature di radioterapia permette oggi di somministrarla, in caso di metastasi ossee, in una unica seduta o poche sedute (4-5 sedute sino a 10) della durata di 1-2 settimane.
Il beneficio della radioterapia si manifesta in genere verso la fine del ciclo di trattamento e nelle prime due settimane successive alla sua conclusione.
La durata del beneficio dei sintomi è variabile a seconda della sede e delle condizioni generali della paziente nonché soggettivo.
Complessivamente la terapia delle metastasi ossee si avvale di trattamenti sistemici (farmaci) associati a radioterapia, chirurgia ortopedica, terapia radio-metabolica, riabilitazione.
Ciò implica la partecipazione coordinata di diversi specialisti per l’ottimale integrazione dei trattamenti.
Metastasi cerebrali
L’eventuale utilizzo della radioterapia per il trattamento delle metastasi cerebrali viene valutato dopo la diagnosi effettuata con TC e Risonanza Magnetica.
A seconda delle sedi cerebrali coinvolte, del numero delle metastasi, delle condizioni generali e neurologiche della paziente, nonché della presenza o meno di altre sedi di malattia e dei sintomi presenti, la radioterapia può coinvolgere l’intero cervello o essere effettuata solamente su una o più sedi di metastasi.
In caso di metastasi singole e di malattia ben controllata in altre sedi si parla di malattia oligometastatica: il trattamento può essere più intensivo ed effettuato con la cosidetta radioterapia stereotassica o radio-chirurgia, trattamento complesso e di alta precisione in cui si utilizzano alte dosi di radiazioni.
Tale approccio può essere utilizzato anche per la radioterapia di altre sedi di metastasi (polmonari, al fegato e altre).
Solo centri altamenti specializzati possono usufruire di tali sofisticate tecnologie dedicate a questi trattamenti.
Testo redatto da Antonella Richetti, radio-oncologo – febbraio 2017