“È stato strano trovarsi bene con chi non credevo di avere amico e non avere più nulla da dire ad altri cui ero più vicina”
Minimizzare è la parola d’ordine. La più sbagliata che esista”
(C.Piga, “Ho il cancro e non ho l’abito adatto”, Mursia, 2007)
L’apporto e il sostegno degli amici in un periodo di difficoltà e sofferenza è molto importante. Quando una persona amica riesce a non allontanarsi da qualcuno ammalato si offre un’occasione d’apprendimento; attraverso la condivisione si diventa più forti, aumenta l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità di far fronte agli imprevisti. Si tratta di una crescita personale e relazionale assieme all’amico ammalato.
A volte questo non è possibile per svariate ragioni. È inutile pretenderlo da sé stessi o dagli altri, forse non è il momento giusto, oppure ci sono altre sfide da affrontare nello stesso periodo e non si ritiene di riuscire ad impegnarsi su più fronti.
Le persone conosciute nel periodo di malattia offrono spesso un ascolto attivo, disponibile e sincero, che aiuta molto ad aprirsi al dialogo con l’altro, ma anche all’ascolto di sé stessi.
Testo redatto da Gabriella Bianchi Micheli, Psicoterapeuta e Psiconcologa FSP
Ultima revisione – febbraio 2017