I figli possono reagire in svariati modi alla scoperta di malattia della loro mamma. La loro reazione è influenzata da molteplici fattori (età, tipo di carattere, precedenti esperienze di malattia in famiglia, idee e credenze rispetto al tumore) ma anche dal modo in cui sono stati informati sulla malattia.

Il comportamento del bambino, anche piccolo, può non subire modifiche oppure possono apparire difficoltà di separazione dalla mamma con atteggiamenti tipo il non voler più andare a scuola o il rifiutarsi di dormire nel proprio letto. Alcuni bambini manifestano invece un miglioramento nel rendimento scolastico e spontanee proposte di aiuto nei confronti della mamma.

Negli adolescenti possiamo costatare atteggiamenti di forte vicinanza alternati al bisogno di distanziarsi dalle preoccupazioni scaturite dalla malattia. L’ambivalenza è normale e, per le figlie, cela a volte anche la preoccupazione dell’ereditarietà della malattia oncologica.

Generalmente i genitori descrivono una crescita affettiva significativa nel proprio figlio nel periodo di malattia, che porta a volte i figli a non sentirsi capiti dai loro coetanei.

Testo redatto da Gabriella Bianchi Micheli, Psicoterapeuta e Psiconcologa FSP

Ultima revisione – febbraio 2017