Solitamente è il medico responsabile della ricerca all’interno dell’istituto che propone al paziente di partecipare a uno studio clinico, dopo un’attenta verifica dei criteri di eleggibilità previsti dal protocollo. Spetta unicamente al paziente decidere se parteciparvi. L’adesione implica la firma di un consenso informato e deve essere valutata attentamente dopo aver ottenuto le informazioni necessarie per capire sia lo scopo dello studio, sia gli aspetti concreti che la sua eventuale partecipazione comporta.
Nel caso il paziente decidesse di non partecipare allo studio, non è tenuto a dare spiegazioni e ha il diritto di ricevere comunque il miglior trattamento al momento disponibile.
Alcune domande possono facilitare il dialogo con il medico:
- Qual è lo scopo dello studio? Come si svolge praticamente?
- Perché i ricercatori ritengono che il trattamento proposto possa essere utile o migliore di quello standard?
- È possibile interrompere lo studio in qualsiasi momento?
- Verrò informato del risultato dello studio e quando?
- Una volta terminata la terapia in studio, termineranno anche gli effetti collaterali?
- Il trattamento è già stato sperimentato? Se sì, che risultati hanno dato gli altri studi?
- Quali sono gli effetti collaterali previsti del trattamento?
- Quanto dura lo studio?
- Dovrò essere ricoverato in ospedale e se si per quanto tempo ?
- Chi finanzia lo studio?
- Se la terapia proposta risultasse efficace, mi verrà fornita gratuitamente anche una volta terminato lo studio?
- Sarò rimborsato per eventuali spese sostenute?
- Se non mi viene proposto dal mio medico, a chi posso rivolgermi se voglio fare parte di uno studio clinico?
Testo redatto da Monica Ruggeri, responsabile studi clinici per le giovani pazienti, International Breast Cancer Study Group (IBCSG)
Ultima revisione – febbraio 2017