“Con la chemio comincia l’apnea: con il respiro bloccato, i sentimenti bloccati vado avanti lasciandomi trasportare dalla corrente.
Tanti i momenti di disperazione, ma tanti altri in cui sento dentro una forza inimmaginabile, che non credevo di avere assolutamente. Questa forza, invece, c’è; è la mia unica salvezza ed è dentro di me, solo dentro di me!”
Patrizia Rossini, Travolta da uno tsunami, Adda Editore, 2008
La chemioterapia può essere proposta con scopi diversi. A dipendenza del tipo di trattamento, dello stato di salute generale e della sensibilità individuale, possono presentarsi effetti collaterali dovuti alla tossicità dei farmaci, d’intensità variabile da persona a persona.
La preparazione psicologica alle cure farmacologiche ne favorisce l’accettazione e migliora la qualità di vita. Spesso le pazienti hanno fantasie o credenze errate riguardo alla chemioterapia, dettate da precedenti esperienze familiari o da racconti letti o sentiti, che rischiano di far coincidere il trattamento farmacologico con l’idea di un’intrusione intollerabile e difficilmente accettabile.
Il personale curante saprà informare sui vari aspetti della chemioterapia, elencando e non banalizzando i possibili effetti collaterali (nausea, stanchezza, perdita dei capelli, menopausa precoce, disfunzioni sessuali, aumento o diminuzione di peso, alterazione dell’umore, difficoltà di memoria e di concentrazione).
Un rapporto chiaro e onesto tra la donna e il personale curante, fondato sulla reciproca fiducia e su un adeguato scambio d’informazioni, è fondamentale per l’accettazione della malattia e per un miglioramento progressivo della qualità di vita.
Non tutte le persone con le quali vi confronterete sapranno essere accoglienti e rassicuranti, cercate un punto di riferimento cui affidarvi, competente e informato riguardo alla vostra specifica situazione di malattia, e non restate in balia di ogni idea o informazione di amici, familiari, Internet o personale di cura. A volte troppe informazioni, proposte di cura diverse o alternative oppure esperienze di altre persone possono rendere difficile la decisione riguardo alle terapie consigliate.
Non di rado, le preoccupazioni sono molto più forti prima dell’inizio dei trattamenti. La determinazione e la voglia di reagire fanno capolino in modo inaspettato con le prime somministrazioni dei farmaci ed evidenziano una forza interiore, della quale la donna è spesso inconsapevole.
Testo redatto da Gabriella Bianchi Micheli, Psicoterapeuta e Psiconcologa FSP
Ultima revisione – febbraio 2017