Testimonianza di Adele, coniugata, due figli, 42 anni, a 38 è stata operata di carcinoma mammario.
A volte bisogna elaborare delle convinzioni o esperienze prima di poterne discutere. Per questo solo ora ho accettato di offrire la mia testimonianza. Non penso che la mia opinione possa essere d’aiuto, ma posso dire ciò che provo. Quando mi hanno comunicato la notizia della malattia è stato terribile, avevo paura di morire, ho pianto e mi sono disperata. Poi tutto è successo velocemente, l’operazione, la terapia, l’ottimismo che tutti cercano di trasmetterti. Ti obblighi a farti forza per gli altri e per non cadere in depressione, ti autoconvinci che tutto va bene e che la cosa è superata. Nulla di tutto ciò è vero… Continuo ad essere una moglie serena, una madre amorevole, al lavoro sono sempre entusiasta e con le amiche va tutto bene … Ma alla sera quando sono sola, allora posso calare la maschera e fare i conti con la grande paura che è in me e che mai mi abbandonerà. Dormo poco e male e ogni volta che penso alla malattia o arriva il momento dei controlli per me è un incubo… Ho provato a parlarne con una psicologa, ma in fondo quello che cerco sono certezze che nessuno mi può dare. E’ anche vero che nessuno ha certezze nella vita, ma le mie le ho perse due anni fa … La mia vita è cambiata, temo sempre che la malattia possa tornare e questa volta ho paura di non riuscire ad affrontarla, per questo non so se riesco ad offrire parole di comprensione verso altre donne. Perché come allora avevo paura di morire, anche oggi tale paura è ancora viva in me. Certo la medicina ha fatto progressi, si guarisce, non lo metto in dubbio, ma le paure restano. Ancora oggi guardo il mio seno come a qualcosa di estraneo, che mi ha fatto soffrire e che ormai non mi appartiene più. Un malato di tumore rimarrà sempre tale. Bisognerebbe ringraziare per la possibilità che ci è stata concessa di vincere al momento la malattia, rispetto ad altri che non hanno avuto questa possibilità, ma per me è impossibile … spero sia stato più semplice per altre donne che hanno dato la loro testimonianza…
Testo raccolto da Désirée Della Volta, giornalista, 30 settembre 2013