Vi sono tre diversi livelli di rischio per il tumore al seno.

Rischio basso

Significa che il rischio di ammalarsi è pari a quello della popolazione generale. Una donna su otto si confronta con questa diagnosi nel corso della propria esistenza. Non è pertanto raro avere qualcuno nella famiglia con questa malattia. Se solo una persona nella propria famiglia si è ammalata di tumore al seno, in età superiore ai 40 anni, si rientra nel rischio della popolazione generale.

Rischio moderato

Viene anche chiamato rischio familiare. Significa che il rischio è superiore a quello della popolazione generale ma la probabilità di ammalarsi è tuttavia ridotta.
Una donna a rischio moderato può avere diverse parenti con diagnosi di tumore al seno in più generazioni: in questi casi di solito la diagnosi avviene dopo la menopausa. Si parla di rischio moderato anche in presenza di una diagnosi in età inferiore ai 40 anni in una parente prossima.

Rischio elevato

Viene anche chiamato rischio ereditario.
Le persone in questa categoria hanno un rischio più elevato di ammalarsi delle donne con rischio moderato, ma non è assolutamente detto che questo succeda. Donne e uomini a rischio elevato hanno di solito diverse parenti prossime con diagnosi di tumore al seno e/o all’ovaio in più generazioni (per es. nonna, madre, sorella). Queste persone possono sviluppare la malattia  in giovane età, cioè prima dei 40 anni.

Testo redatto da Olivia Pagani,  oncologo medico

Ultima revisione  – febbraio 2017